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Plast 2023, conto alla rovescia

In questa intervista, Mario Maggiani, direttore di Amaplast, l’associazione che riunisce le aziende italiane costruttrici di macchinari, attrezzature e stampi per l’industria delle materie plastiche e della gomma e Amministratore Delegato della relativa società di servizi Promaplast, che organizza la fiera Plast 2023 di Milano, spiega aspettative e obiettivi dell’evento di settore più atteso dell’anno.

La fiera Plast 2023, che si svolgerà dal 5 all’8 settembre presso i padiglioni di Fiera Milano Rho, è il principale evento dell’anno dedicato all’industria delle materie plastiche.

L’evento si svolge a cinque anni dall’ultima edizione e ha già raccolto l’adesione di oltre 800 aziende espositrici italiane ed estere. Con forti aspettative di crescita in termini di visitatori, la manifestazione sarà l’occasione per fare il punto sullo sviluppo delle tecnologie di trasformazione, sull’economia e sulla sostenibilità dei materiali polimerici.

Di tutto questo abbiamo parlato con Mario Maggiani, direttore di Amaplast, l’associazione che riunisce le aziende italiane costruttrici di macchinari, attrezzature e stampi per l’industria delle materie plastiche e della gomma e amministratore delegato della relativa società di servizi Promaplast, che organizza la fiera Plast 2023.

 

Quest’anno ritorna, dopo una pausa di cinque anni, la fiera Plast 2023 a Milano. Quali sono le aspettative per questa edizione?

Le aspettative sono positive. Torniamo dopo cinque anni con un mondo che ha ripreso a viaggiare. La pandemia ha scompaginato i calendari fieristici in tutto il mondo e quindi il riposizionamento nel 2023 è il frutto di una serie di fattori, non ultima la disponibilità del quartiere espositivo di Fiera Milano.

Ad oggi abbiamo circa 800 aziende iscritte, un dato assolutamente positivo: due terzi sono italiane e un terzo straniere, tenendo però conto del fatto che vengono registrate come italiane le filiali di società estere presenti nel nostro paese.

È cresciuto il numero delle aziende che partecipano per la prima volta e torneranno ad esporre aziende che non sono state presenti per molte edizioni.

Infine, mancano più di sei mesi all’apertura e ci sono quindi ampi margini di crescita. L’obiettivo di superare i mille espositori dell’edizione 2018 è a portata di mano.

Quali saranno gli aspetti più interessanti e innovativi dell’edizione di quest’anno?

Sono confermati anche in questa edizione i saloni satellite: Plast-Mat, dedicato ai materiali polimerici, Rubber, rivolto all’industria della gomma, 3D Plast, per la produzione additiva. Quest’ultimo sarà completato da un’area per dimostrazioni e seminari su questo argomento. In collaborazione con ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, rinnoviamo la presenza dell’area dedicata alle start-up, per dare spazio alle nuove idee imprenditoriali del settore.

Allo studio abbiamo il rilancio dell’iniziativa The Innovation Alliance che nel 2018 aveva visto lo svolgimento in contemporanea di Plast, Ipack-Ima, Print4All e Intralogistica Italia. La volontà di tornare a collaborare da parte degli organizzatori delle manifestazioni è forte: si sta lavorando per definire nuove modalità e sinergie, con diversi momenti focalizzati su tematiche di attualità trasversali a tutti i settori coinvolti, superando la mancata concomitanza degli eventi fieristici e portando avanti un messaggio comune a livello di filiera.

A dominare la scena di Plast 2023 saranno l’economia circolare, la sostenibilità, il risparmio energetico, il riciclo, l’eco-design. La pressione dell’opinione pubblica e dei media nei confronti delle materie plastiche non è diminuita. Tutti questi temi sono quindi destinati ad avere un forte peso anche a seguito della presentazione della proposta della Commissione Europea di un nuovo regolamento sugli imballaggi in plastica e sui rifiuti da imballaggio.

Quali iniziative sono state introdotte per richiamare visitatori dall’estero?

Stiamo facendo un grande lavoro, in collaborazione anche con Agenzia Ice, per attirare visitatori dall’estero. Sono 30 i Paesi di tutto il mondo coinvolti nel programma di incoming di buyer qualificati.

Anche le attività di comunicazione sono cresciute moltissimo.

L’azione di promozione di Plast 2023 è rivolta innanzitutto all’Europa, a paesi come la Germania, la Francia, la Spagna, la Svizzera. Abbiamo sviluppato attività in Nord Africa e nell’Africa subsahariana, entrambe aree in forte crescita. E poi Sudamerica, Medio Oriente e anche in Nord America, grazie anche al fatto di esserci distanziati dal salone NPE.

Infine, ci aspettiamo una ripresa di espositori e visitatori anche dalla Cina e dall’area asiatica in generale, alla luce delle riaperture post-pandemia.

Qual è la situazione dell’industria dei macchinari per materie plastiche e quali sono le prospettive future?

Siamo ancora in una fase di preconsuntivo per i dati del 2022 che indicano una crescita dell’1-2% rispetto al 2021 che è stato un anno molto positivo. Dirò di più: il fatturato delle aziende associate ad Amaplast è cresciuto del 9-10%, superando i livelli pre-pandemia.

Il 2023, iniziato con qualche titubanza, sta procedendo bene. Nonostante i “cigni neri” del contesto internazionale e l’aumento dei costi energetici, la maggior parte degli imprenditori, se non la quasi totalità, sta avendo riscontri positivi, con un portafoglio ordini acquisiti che supera il primo semestre. Rimane il problema dell’approvvigionamento di componentistica, in via di miglioramento ma ancora critico a causa della forte domanda internazionale di questi articoli.