
L’industria europea del PET compie un passo decisivo verso la sostenibilità. L’European PET Bottle Platform (EPBP) ha presentato un nuovo strumento pensato per rivoluzionare il modo in cui vengono progettate e valutate le bottiglie in PET: il Circularity Test Protocol.
Questa nuova metodologia permette di simulare più cicli di riciclo, offrendo una visione più realistica e avanzata della circolarità degli imballaggi. In altre parole, non si tratta più solo di capire se una bottiglia in PET può essere riciclata, ma di valutare quanto bene riesce a “sopravvivere” a più cicli di riciclo, mantenendo qualità e funzionalità.
Il nuovo protocollo si affianca temporaneamente a quello già esistente per la riciclabilità, ma EPBP invita le aziende ad adottare fin da subito il nuovo approccio. L’obiettivo è chiaro: aiutare i produttori a progettare imballaggi che non solo rispettino le normative europee, ma che siano davvero pronti per un’economia circolare.
“Questo strumento rappresenta un’evoluzione naturale verso un sistema di packaging più sostenibile,” spiegano i co-presidenti di EPBP, Antoon Spiessens (UNESDA) e John McClelland (Petcore Europe).
Il concetto di “multi-loop recycling” — ovvero la capacità di un materiale di essere riciclato più volte senza perdere le sue proprietà — è sempre più centrale nelle politiche ambientali dell’UE. Il Circularity Test Protocol nasce proprio per rispondere a questa sfida, offrendo una base tecnica solida per valutare le performance dei materiali nel tempo.
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