
Il Consiglio dell’Unione Europea ha dato il via libera al regolamento che mira a prevenire la perdita di granuli di plastica nell’ambiente. Si tratta di un passaggio chiave nella strategia comunitaria contro l’inquinamento da microplastiche, in linea con il piano d’azione “Zero pollution”.
I pellet di plastica – minuscole particelle utilizzate come materia prima per la produzione di manufatti – rappresentano la terza principale fonte di rilascio involontario di microplastiche, dopo vernici e pneumatici. Secondo le stime, ogni anno finiscono nell’ambiente tra 52.000 e 184.000 tonnellate di granuli a causa di una gestione non adeguata durante la produzione, il trasporto e la trasformazione. Una volta dispersi, i pellet non si degradano, accumulandosi nei fiumi, nei mari e nei suoli, con effetti sugli ecosistemi e rischi indiretti per la salute umana.
Microplastiche: le nuove regole
Il regolamento prevede obblighi stringenti per le aziende che producono, movimentano e trasportano granuli plastici. Tra le principali novità:
- piani di gestione del rischio per ridurre le perdite, comprendenti imballaggio, movimentazione, formazione del personale e dotazioni tecniche;
- interventi obbligatori di pulizia in caso di dispersione accidentale;
- certificazione indipendente per gli operatori che trattano oltre 1.500 tonnellate di pellet all’anno, mentre per le microimprese sono previste procedure semplificate;
- obbligo per i trasportatori extra-UE di nominare un rappresentante autorizzato all’interno dell’Unione;
- requisiti specifici per il trasporto marittimo, con regole su confezionamento, movimentazione e documentazione dei carichi per evitare perdite in mare.
Le prossime tappe
L’adozione da parte del Consiglio chiude il percorso a livello di Stati membri. Ora tocca al Parlamento europeo, che voterà il testo definitivo a ottobre 2025. Il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’UE, con l’applicazione della maggior parte delle disposizioni a partire da due anni dopo.
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