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Microplastiche: regole europee contro la dispersione di granuli

Il Parlamento Europeo ha adottato oggi le sue proposte per ridurre le perdite di granuli di plastica lungo la catena di approvvigionamento, con l’obiettivo di arrivare a zero perdite e contrastare l’inquinamento da microplastiche. Con 538 voti a favore, 32 contrari e 31 astensioni, i deputati hanno espresso un forte sostegno alla proposta di regolamento.

Le nuove norme imporrebbero a tutti gli enti che trattano pellet di plastica di adottare misure per evitare perdite, con l’obbligo di intervenire immediatamente in caso di fuoriuscite per contenere e ripulire l’area interessata.

Tra le disposizioni chiave del regolamento, vi è l’obbligo per gli operatori economici di stabilire un piano di valutazione dei rischi per ogni impianto che tratta più di 1.000 tonnellate di granuli di plastica all’anno. I piani dovrebbero contenere informazioni dettagliate sul volume di pellet di plastica gestito e sulla composizione chimica dei polimeri presenti.

Gli eurodeputati propongono anche un’etichettatura chiara sui contenitori utilizzati per lo stoccaggio e il trasporto dei pellet di plastica, includendo pittogrammi specifici e informazioni sulla pericolosità e sul potenziale danno ambientale, per favorire la prevenzione delle perdite.

Il relatore João Albuquerque ha sottolineato l’importanza di regole più severe, evidenziando gli impatti negativi dell’inquinamento da microplastica sulla salute umana e sull’ambiente.

Il dossier sarà ora seguito dal nuovo Parlamento dopo le elezioni europee del giugno 2024.

Le proposte dei eurodeputati sono in linea con il piano d’azione del 2021 della Commissione Europea, che mira a ridurre del 30% le microplastiche rilasciate nell’ambiente entro il 2030. Nel 2021, nell’UE sono stati prodotti e gestiti circa 57 milioni di tonnellate di pellet di plastica, con stime che indicano una perdita nell’ambiente tra le 52.140 e le 184.290 tonnellate di pellet nel 2019.