Il 2025 si chiude con un bilancio a due facce per i costruttori italiani di macchine per plastica e gomma. Il preconsuntivo del Centro Studi Mecs-Amaplast fotografa un settore che, dopo il boom post-pandemico, affronta una battuta d’arresto sul fronte estero: -6% nei primi nove mesi, con una flessione annua stimata di cinque punti. Un colpo non da poco, considerando che tre quarti della produzione italiana vola oltreconfine.
A pesare sono le turbolenze globali, tensioni commerciali e conflitti che frenano la propensione agli investimenti. “Il clima di incertezza costringe le aziende alla prudenza”, avverte il presidente Amaplast, Massimo Margaglione (nella foto), che auspica interventi rapidi da parte di governi e istituzioni per riequilibrare i mercati.
Ma non tutto è negativo: il mercato interno tiene la rotta, sostenuto dagli incentivi governativi, nonostante le difficoltà legate alla misura Transizione 5.0 e l’improvviso esaurimento dei fondi per Industria 4.0. Le importazioni crescono del 16%, segnale di una domanda domestica vivace.
Sul fronte export, il quadro è a macchia di leopardo:
- Asia corre: Cina +22%, India +53%, trainando il Far East.
- Europa in rosso: -7%, con cali in Germania, Francia, Turchia e altri mercati chiave.
- Nord America diviso: USA regge (+5%), Messico crolla (-41%).
- Sud America altalenante: Brasile -37%, ma Argentina (+61%) e Cile (+75%) sorprendono.
- Africa contrastata: bene Egitto (+19%), male Sudafrica (dimezza gli acquisti).
Aree di destinazione dell’export italiano di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma (gennaio-settembre – quote % sul totale e Δ% 2025/2024) |
||||
| 2024 | 2025 | Δ% 2025/2024 | ||
| Europa (UE) | 52,6 (41,1) | 52,4 (42,9) | -7,0 (-2,6) | |
| Nord America/USMCA | 17,4 | 16,2 | -13,0 | |
| Asia/Oceania | 16,9 | 19,6 | 8,7 | |
| Africa | 6,7 | 5,7 | -20,5 | |
| Centro/Sud America | 6,4 | 6,1 | -12,0 | |
| totale | 100,0 | 100,0 | -6,6 | |

Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere