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K 2022, allegro con brio

Il K 2022 di Duesseldorf conferma anche in questa edizione la sua posizione di primo piano nel mondo. Economia circolare, digitalizzazione ed elettrificazione tra i temi principali.

Un K 2022 a tutta forza. Quest’anno non è difficile fare una sintesi del risultato della principale fiera internazionale delle materie plastiche. Durante l’evento abbiamo incontrato numerosi espositori soddisfatti del numero e della qualità delle presenze, con la conclusione di progetti in essere e la programmazione di nuovi.

Su tutto incombono elementi esterni, come la guerra e la crisi energetica, che condizionano il futuro dell’industria e preoccupano gli operatori del settore.

Non ci sono state novità dirompenti, né erano attese. Ciò che è cambiato è lo sguardo, l’approccio del settore alla realtà industriale (e non) del tempo attuale.

Per decenni l’industria delle materie plastiche è stata abituata a muoversi sottotraccia, cioè a servire tutti i comporti manifatturieri senza però apparire alla ribalta in prima persona. La pressione dei movimenti ambientalisti e dei media l’ha costretta a modificare, anzi a ribaltare questo approccio, a porsi in modo diretto di fronte all’opinione pubblica. Questo è avvenuto: dapprima in modo incerto, poi con maggiore sicurezza, rivendicando i propri punti di forza e il suo essere indispensabile nella vita quotidiana di milioni di persona.

I temi dell’economia circolare e della sostenibilità sono stati accolti con convinzione dalle imprese, con la ricerca di nuove soluzioni e tecnologie capaci di mettere d’accordo sviluppo e tutela dell’ambiente.

La digitalizzazione è ormai un fattore assodato. Industria 4.0 è il requisito indispensabile di ogni attrezzatura aggiornata e in grado di fornire le migliori prestazioni, con una gestione dei dati di produzione che permetta di ottimizzare tutte le fasi di processo.

Infine, visitando i padiglioni dedicati alle materie prime non è stato difficile accorgersi di quanto i produttori stiano investendo in polimeri per applicazioni nel campo dell’elettrificazione, soprattutto automobilistica. Supporti e protezioni per le batterie, materiali per sistemi di connessione e trasporto dell’energia: l’automobile “full electric” è qui per restare, al di là delle scelte politiche.

Queste le mie impressioni “a caldo”. Quali sono le vostre?

a cura di Paolo Spinelli