
K 2025 sarà la prossima occasione per IPM di presentare le sue più recenti innovazioni nel campo delle macchine per la bicchieratura di tubi estrusi in plastica. L’azienda italiana porterà a Düsseldorf soluzioni sempre più personalizzate, intelligenti e sostenibili, con l’obiettivo di migliorare qualità, efficienza e controllo energetico dei processi produttivi.
“Il nostro obiettivo – spiegano i soci fondatori Claudio Argnani, Bruno Barabani e Silvia Geminiani – è aiutare i clienti a migliorare la qualità dei loro prodotti attraverso automazione e controllo sempre più preciso e intelligente delle risorse. Il futuro dell’industria sarà inevitabilmente legato a robotica e intelligenza artificiale, strumenti essenziali per l’evoluzione dei processi produttivi”.
Dal simposio “Stronger Together” a una crescita internazionale
La partecipazione a K 2025 si inserisce in un percorso di costante evoluzione che dura da quasi quarant’anni e che lo scorso aprile ha trovato una tappa significativa con il simposio “Stronger Together”, organizzato presso la sede di Lugo di Romagna. L’evento ha riunito circa 130 clienti italiani e internazionali, confermando l’interesse verso le soluzioni IPM, oggi presenti in 124 Paesi nei cinque continenti.
“Abbiamo voluto organizzare questo simposio perché siamo convinti – soprattutto dopo il periodo del Covid – dell’importanza di tornare al contatto umano e all’interazione diretta tra conoscenze, esperienze e bisogni dei clienti, in relazione al know-how che abbiamo sviluppato in 38 anni di ricerca e sviluppo”, hanno sottolineato i tre partner.
Innovazioni tecnologiche
Durante l’evento sono state presentate importanti novità, tra cui:
- traini con 12 cingoli con tappi gommati per tubi fino a Ø1600 mm;
- taglierine elettriche e tradizionali;
- bicchieratrici elettriche per tubi in PVC e PP;
- macchine per curvatura, filettatura e fresatura;
- un innovativo sistema per l’automazione del fine linea di estrusione dei tubi in PVC (corrugati e lisci) fino a Ø800 mm, operativo 24 ore su 24.
Quest’ultima tecnologia rappresenta un’assoluta novità per il settore, in grado di sostituire il lavoro umano in termini di precisione, velocità e durabilità, risolvendo problemi legati alla carenza di manodopera e alla sicurezza degli operatori.
AI e robotica al servizio dell’estrusione
Gli impianti IPM integrano macchine e robot dotati di intelligenza artificiale, sensori avanzati, visione artificiale e software di ultima generazione, che consentono di:
- riconoscere e classificare automaticamente i pezzi,
- produrre, selezionare, assemblare e confezionare,
- ispezionare ogni singolo articolo,
- operare in aree produttive sempre più estese.
Tecnologie come machine learning e predictive analytics permettono inoltre di monitorare e ottimizzare ogni fase della produzione, riducendo i costi e aumentando le performance. Non si tratta però di sostituire l’uomo, ma di favorire un approccio collaborativo, dove persone e robot lavorano insieme sfruttando al meglio le rispettive competenze.
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