Flexible Packaging Europe (FPE), l’associazione che rappresenta i fornitori di imballaggi flessibili, ha accolto con favore la decisione della Commissione Europea di non riaprire il Regolamento sugli Imballaggi e Rifiuti di Imballaggio (PPWR) nell’ambito del cosiddetto “Environmental Omnibus”.
La scelta di Bruxelles è stata interpretata come un cruciale segnale di stabilità, fondamentale per un settore che sta per affrontare una delle trasformazioni più radicali della sua storia. Invece di rimettere in discussione l’intero testo, frutto di anni di negoziati, la Commissione si concentrerà ora sull’urgente sviluppo della legislazione secondaria.
Stop alle incertezze: “Investimenti a rischio”
L’appello di FPE al Parlamento e al Consiglio è esplicito: proteggere l’integrità del PPWR.
Karri Koskela, presidente di Flexible Packaging Europe, lancia l’allarme: “Con diversi requisiti che entreranno in vigore a breve, ciò che serve all’industria, per mantenere la sua competitività, è che i legislatori garantiscano la certezza del diritto attraverso l’adozione tempestiva di una legislazione secondaria equa e realizzabile. Riaprire il testo ora minerebbe la certezza del diritto e la competitività dell’UE nel momento esatto in cui le aziende stanno investendo pesantemente per conformarsi”.
L’associazione chiede che la Commissione dia la massima priorità alla pubblicazione della nota esplicativa e delle FAQ (Domande Frequenti) per sciogliere i nodi interpretativi e definitori ancora aperti.
Le tre colonne del PPWR da proteggere
Secondo FPE, tre elementi centrali del PPWR non possono essere toccati poiché rappresentano la spina dorsale della transizione circolare europea e il vantaggio competitivo del blocco:
- Design per il riciclo (DfR) al 2030: l’obbligo di rendere tutti gli imballaggi “riciclabili per design entro il 2030” è un faro per l’innovazione. Le norme armonizzate sono cruciali per gli investimenti a lungo termine e per evitare la temuta frammentazione del Mercato Unico.
- Obiettivi di contenuto riciclato: questi target sono visti come l’unico vero motore per aumentare la domanda di plastiche riciclate e sostenere gli investimenti in tecnologie avanzate, soprattutto quelle necessarie per il contatto alimentare.
- Minimizzazione dell’imballaggio: principio di efficienza di base. Il settore degli imballaggi flessibili, che vanta un rapporto imballaggio-prodotto fino a 10 volte inferiore rispetto ad alternative rigide, sottolinea che i requisiti di minimizzazione obbligatoria sono essenziali per il risparmio di risorse. Studi come l’analisi IFEU confermano che il passaggio al flessibile potrebbe ridurre il peso totale degli imballaggi FMCG non per bevande di 21 milioni di tonnellate all’anno.
L’industria chiede all’Europa: stabilità normativa immediata e lo sviluppo rapido degli strumenti attuativi. Il settore è pronto a innovare; ora tocca a Bruxelles garantire la rotta.

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