
Secondo un nuovo rapporto pubblicato da The Research Insights, il mercato globale degli elastomeri termoplastici (TPE) raggiungerà un valore di 40,9 miliardi di dollari entro il 2030, partendo dai 26,6 miliardi previsti per il 2024. Una crescita robusta, con un tasso annuo composto (CAGR) del 7,4%, trainata principalmente dalla crescente domanda del settore automotive e da un utilizzo sempre più ampio in campo medicale e nei beni di consumo.
Automotive e sostenibilità al centro della domanda
Il settore automobilistico è il principale motore di sviluppo per i TPE. La necessità di ridurre il peso dei veicoli per rispettare gli standard sulle emissioni e migliorare l’efficienza energetica ha spinto i costruttori ad adottare materiali più leggeri e riciclabili. In questo contesto, gli elastomeri termoplastici rappresentano un’alternativa ideale a materiali convenzionali come gomma e PVC: combinano la flessibilità della gomma con la lavorabilità dei termoplastici, permettendo processi produttivi più rapidi, sostenibili e compatibili con l’economia circolare.
Componenti come guarnizioni, rivestimenti e coperture per airbag realizzati in TPE aiutano a ridurre il peso complessivo del veicolo, senza comprometterne sicurezza, prestazioni e qualità estetica. La facilità di stampaggio e la compatibilità con sistemi multimateriale rendono i TPE ideali anche per la produzione su larga scala di veicoli elettrici.
Salute e sicurezza: gli elastomeri termoplastici conquistano il medicale
Il comparto sanitario rappresenta un altro ambito di forte crescita per gli elastomeri termoplastici. I TPE, privi di allergeni, plastificanti e altri additivi potenzialmente dannosi, offrono elevata biocompatibilità e resistenza, qualità essenziali per dispositivi medici a contatto con pelle e mucose. La loro flessibilità e igienicità ne favoriscono l’impiego in prodotti monouso o a uso intensivo, garantendo al tempo stesso sicurezza per il paziente ed efficienza produttiva.
Elastomeri termoplastici e circolarità: materiali chiave per l’economia verde
In un’epoca in cui la sostenibilità è un imperativo, i TPE si affermano come materiali chiave per l’economia circolare. A differenza dei materiali termoindurenti, possono essere fusi e rimodellati più volte senza perdere le proprie caratteristiche, favorendo il riciclo e il riutilizzo nei cicli produttivi. Questo aspetto, unito alla riduzione degli scarti e al minor uso di materie prime vergini, rende gli elastomeri termoplastici sempre più richiesti nei settori sottoposti a pressione normativa e sociale per ridurre l’impatto ambientale.
Visione globale: Asia Pacifico leader in volume, Europa in innovazione
Geograficamente, l’Asia Pacifico guida il mercato globale in termini di volume grazie all’industrializzazione accelerata, alla crescita della produzione automobilistica e al dinamismo dei settori calzaturiero e dei beni di consumo, soprattutto in Cina, India e Sud-est asiatico.
Il Nord America si distingue per l’elevato livello tecnologico e normativo nei settori automotive e medicale, con gli Stati Uniti in prima linea nell’adozione dei TPE. L’Europa, infine, si afferma come centro d’innovazione per lo sviluppo di elastomeri bio-based e riciclabili, in linea con le sue politiche ambientali avanzate.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere