Il comparto del riciclo delle materie plastiche è in crisi e rischia il collasso. A lanciare l’allarme è Walter Regis, presidente di Assorimap (nella foto), l’associazione dei riciclatori e rigeneratori di plastiche aderente a Confimi Industria, in vista del tavolo convocato dal Ministero dell’Ambiente (MASE) il prossimo 22 dicembre.
“Il mercato è paralizzato e l’emergenza denunciata mesi fa non è rientrata: ci aspettiamo una svolta”, dichiara Regis, criticando la mancanza di risposte concrete nell’incontro del 25 novembre. Le proposte dell’associazione – dai certificati bianchi ai crediti di carbonio – non hanno trovato applicazione.
Il MASE ha indicato come soluzione un credito d’imposta per gli utilizzatori di plastiche riciclate, ma Assorimap avverte: la misura richiede tempi lunghi e non affronta i problemi strutturali, come i costi di produzione e la concorrenza delle importazioni low cost asiatiche.
Regis chiede un intervento immediato e a costo zero: anticipare al 2027 le disposizioni del regolamento europeo PPWR, introducendo quote obbligatorie di riciclato negli imballaggi per difendere il made in Italy.
La situazione resta critica: il mercato non assorbe plastica riciclata, costringendo le imprese a produrre in perdita. “Il rischio è vanificare investimenti e competenze, mettendo in pericolo l’intero sistema-Italia”, conclude Regis.

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