La raccolta della plastica si ferma in Sicilia e in Sardegna, con ripercussioni immediate sui servizi di igiene urbana. A Marsala e in numerosi altri Comuni siciliani, da oggi è sospeso il “porta a porta” a causa dell’impossibilità di conferire gli imballaggi all’impianto MA.ECO. di Petrosino, ormai saturo. La plastica non viene ritirata e la situazione – come riporta la stampa locale – è stata segnalata alla Regione Siciliana, all’ANCI e alla Prefettura. Ai cittadini è stato chiesto di non esporre il mastello giallo fino a nuovo avviso.
La stessa crisi coinvolge la Sardegna, dove nei territori di Cagliari e Selargius la raccolta della plastica è stata interrotta a causa della saturazione dell’impianto di selezione di Macchiareddu. Anche qui la popolazione è stata invitata a ritirare i sacchi già esposti e ad attendere nuove indicazioni.
La filiera nazionale del riciclo è in sofferenza: gli impianti sono pieni, i centri di selezione non accettano nuovi conferimenti e i Comuni non dispongono di alternative operative. Aggrava la situazione la concorrenza della plastica vergine prodotta in Cina, che costa fino alla metà rispetto a quella riciclata e mette sotto pressione l’intero sistema dell’economia circolare. Senza interventi rapidi, lo stop potrebbe estendersi ad altri territori nelle prossime settimane, con conseguenze ambientali e igienico-sanitarie.

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