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Brasile: in arrivo dazi antidumping sulle resine PE da USA e Canada

Il settore della trasformazione delle materie plastiche in Brasile si prepara ad affrontare un nuovo aumento dei costi: la Camera per il Commercio Estero (Gecex) potrebbe decidere già questa settimana sull’introduzione di dazi antidumping (ADD) sulle importazioni di polietilene (PE) provenienti da Stati Uniti e Canada. A dichiararlo è José Ricardo Roriz, presidente dell’associazione di categoria Abiplast (nella foto), intervistato da ICIS.

La proposta è stata avanzata dal colosso petrolchimico Braskem nel luglio 2024 e l’indagine è stata avviata da Gecex lo scorso novembre. Se approvati, i dazi completerebbero la copertura antidumping su tutte le principali resine termoplastiche utilizzate dall’industria manifatturiera brasiliana: PE, polipropilene (PP), cloruro di polivinile (PVC) e polietilene tereftalato (PET).

“L’impatto dei dazi sul PE genererà ulteriori pressioni sui costi, che si ripercuoteranno non solo sul settore della trasformazione plastica, ma su tutte le filiere industriali che utilizzano questi materiali come input produttivo”, ha dichiarato Roriz. Il timore è che le imprese, già penalizzate dall’elevata dipendenza dalle resine importate, debbano ora affrontare un ulteriore ostacolo competitivo.

Abiplast si oppone fermamente all’uso dei dazi come strumenti per riservare artificialmente il mercato interno, definendo la misura una distorsione degli strumenti di difesa commerciale.

Intanto, Gecex sta valutando ulteriori proposte antidumping: una sul PVC, avanzata da Braskem e dal produttore di derivati del cloro Unipar, e un’altra sul PET importato da Malesia e Vietnam, su richiesta di Indorama e Alpek. Nel 2024, inoltre, il governo brasiliano ha ripristinato i dazi sul PP di origine statunitense e ha innalzato le tariffe su decine di prodotti chimici.

Parallelamente, sono state reintrodotte misure di sostegno alla chimica, come il programma REIQ e nuovi crediti agevolati per aziende del settore, tra cui Presiq.