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Asia: -95% plastica dispersa entro il 2050

Un nuovo rapporto dell’OCSE rivela che la dispersione di plastica nell’ambiente potrebbe diminuire di oltre il 95% entro il 2050 nei paesi dell’Asia orientale e sud-orientale, a condizione che vengano adottate politiche più rigorose e coordinate a livello regionale.

Il rapporto, intitolato Regional Plastics Outlook for Southeast and East Asia, analizza l’uso e la gestione della plastica nei paesi ASEAN più Cina, Giappone e Corea (noti come ASEAN Plus Three). Dal 1990 al 2022, l’uso della plastica nella regione è aumentato di quasi nove volte, raggiungendo i 152 milioni di tonnellate. Attualmente, l’area rappresenta circa un terzo del consumo globale di plastica.

Nel 2022, la regione ha disperso nell’ambiente 8,4 milioni di tonnellate di plastica – oltre un terzo del totale mondiale – con 3,5 milioni provenienti dai paesi ASEAN e 4,9 milioni dalla Cina. La dispersione include rifiuti plastici non raccolti o smaltiti in modo inadeguato, come imballaggi o bicchieri monouso.

Senza interventi, si prevede che l’uso di plastica raggiungerà i 280 milioni di tonnellate annue entro il 2050, con una dispersione che potrebbe salire del 68%, arrivando a 14,1 milioni di tonnellate. Tuttavia, lo scenario ad alta stringenza delineato dall’OCSE mostra che un’azione coordinata lungo tutto il ciclo di vita della plastica potrebbe ridurre l’uso del 28%, quadruplicare il tasso di riciclo al 54% e abbattere i rifiuti mal gestiti del 97%.

“L’Asia orientale e sud-orientale può diventare un modello globale nella lotta all’inquinamento da plastica e nella promozione dell’economia circolare,” ha dichiarato il Segretario Generale dell’OCSE, Mathias Cormann.

Il costo macroeconomico stimato per questo scenario ambizioso è pari allo 0,8% del PIL regionale nel 2050, con un impatto maggiore per i paesi ASEAN a reddito medio-basso (2,8% del PIL), evidenziando la necessità di cooperazione e supporto internazionale.

Nonostante le sfide, la regione sta già compiendo progressi: la maggior parte dei paesi APT ha adottato piani d’azione nazionali contro l’inquinamento da plastica e ha rafforzato la cooperazione regionale. Il tasso medio di riciclo (12%) supera già la media globale (10%), e sono in corso iniziative per migliorare la raccolta differenziata, ridurre l’abbandono dei rifiuti e aumentare l’uso di materiali riciclati.