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Produttori tedeschi di imballaggi: il PPWR è un regolamento antiplastica

Dopo l’approvazione del compromesso sulle modifiche al Regolamento UE sugli imballaggi (PPWR) da parte degli Stati membri dell’UE il 15 marzo, i produttori di imballaggi in plastica tedeschi sollevano critiche riguardo alle numerose e infondate scappatoie ancora presenti. Secondo loro, i privilegi concessi agli imballaggi in carta e cartone comportano un aumento dei rifiuti di imballaggio, delle emissioni di CO2 e una diminuzione del riciclo, contrastando gli obiettivi del regolamento.

L’IK (Associazione dell’industria produttrice di imballaggi in plastica) sostiene che l’UE si stia dirigendo verso conflitti commerciali a causa della “clausola specchio” introdotta improvvisamente. Questa clausola stabilisce che gli stessi requisiti ambientali dell’UE debbano essere applicati al processo di produzione dei riciclati di plastica e quindi all’importazione di beni imballati in plastica da Paesi terzi prima che possano essere immessi sul mercato dell’UE.

Il direttore generale di IK, Martin Engelmann, critica aspramente questa trasformazione del PPWR in un regolamento antiplastica e denuncia il continuo silenzio della Commissione UE sui cambiamenti. Engelmann esorta la Commissione a rendere note le sue preoccupazioni, specialmente riguardo alle barriere commerciali, e a chiarire che l’espansione delle quote di riutilizzo degli imballaggi industriali al 100% è spesso tecnicamente impossibile ed ecologicamente insensata.

Contestualmente, l’IK continua a richiedere le stesse regole per tutti i materiali di imballaggio al fine di evitare errori ecologici e vede la revisione del compromesso da parte della Commissione come un’opportunità per stabilire norme chiare e giuridicamente sicure, al fine di evitare un’ondata di cause legali.

Isabell Schmidt, direttore generale per l’economia circolare di IK, critica la discriminazione dei materiali di imballaggio e sottolinea che gli imballaggi alimentari in carta e cartone hanno anch’essi un impatto ambientale significativo e dovrebbero essere trattati alla pari con quelli in plastica.

Le preoccupazioni dell’IK e di altre associazioni sono supportate da studi sull’efficienza dei materiali, sull’impatto ambientale e da un parere legale dello studio Dentons che evidenzia la disparità di trattamento degli imballaggi in plastica come giuridicamente infondata.