
Massimo Milani (FdI) favorevole a valutare un sistema DRS per centrare gli obiettivi UE.
Per la prima volta, anche dalla maggioranza di governo arriva un’apertura ufficiale al deposito cauzionale sugli imballaggi in plastica (DRS). A sollevare il tema è stato il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani, segretario della Commissione Ambiente della Camera, nel corso del convegno “Riciclo: una sfida di valore” svoltosi il 23 luglio a Montecitorio.
Nel suo intervento, Milani ha fatto riferimento al nuovo Regolamento imballaggi dell’Unione europea, entrato in vigore a febbraio 2025 e destinato ad applicarsi pienamente da agosto 2026, osservando che entro il 2029 l’Italia dovrà raccogliere e riciclare il 90% delle bottiglie immesse sul mercato, una quota che ha definito molto elevata, soprattutto per la plastica. Secondo il deputato, alla luce di questi obiettivi, sarebbe opportuno riflettere seriamente sull’introduzione di un sistema di deposito cauzionale come quelli già in uso in diversi Paesi europei.
L’affermazione rappresenta una novità significativa: è infatti la prima volta che un esponente del governo Meloni si esprime in termini favorevoli verso questa misura, finora promossa in ambito parlamentare soprattutto dal Movimento 5 Stelle e in particolare dal vicepresidente della Camera Sergio Costa.
Milani ha inoltre sottolineato che, se si vuole davvero raggiungere il traguardo del 90%, sarà necessario assumersi una responsabilità politica e valutare l’introduzione di un sistema di cauzione sulle bottiglie in plastica. Ha portato questo esempio per evidenziare come, nonostante i progressi compiuti nel campo della raccolta differenziata e del riciclo, l’Italia abbia ancora molta strada da fare e che le sfide poste dall’Unione Europea siano di grande rilevanza.
Deposito cauzionale: pressione europea e trend in crescita
L’eventuale introduzione di un sistema di DRS (Deposit Return Scheme) in Italia si inserirebbe in un trend ormai consolidato a livello europeo. Con l’avvio del sistema in Austria il 1° gennaio 2025, sono saliti a 17 i Paesi europei dotati di deposito cauzionale. A ottobre si aggiungerà anche la Polonia, seguita tra il 2026 e il 2027 da Regno Unito, Spagna, Portogallo e Grecia.
Alla luce delle nuove scadenze fissate da Bruxelles – in particolare l’obbligo di raccogliere entro il 2029 il 90% delle bottiglie in plastica per bevande – il deposito cauzionale potrebbe rappresentare uno strumento efficace per rafforzare le performance ambientali italiane, oggi ancora inferiori rispetto a quelle dei Paesi che adottano sistemi DRS.
Il dibattito è aperto. Ma l’intervento di Milani segna un possibile cambio di passo, che potrebbe tradursi presto in una proposta concreta, con l’Italia pronta ad allinearsi agli standard europei più avanzati in tema di economia circolare.
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