
Il futuro circolare delle capsule di caffè in plastica è stato al centro di un incontro tenutosi ieri presso la Camera dei Deputati. È stato presentato ufficialmente RECAP, il progetto nato dall’iniziativa congiunta di Gruppo Nestlé in Italia e illycaffè, che mira a creare un circuito esteso di raccolta e riciclo delle capsule di caffè esauste in plastica.
L’iniziativa si fonda sulla stretta collaborazione tra aziende, istituzioni locali e cittadini, ed è stata promossa dall’On. Patty L’Abbate, Vicepresidente VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, che ha definito l’economia circolare non solo un paradigma teorico, ma un modello produttivo capace di “rigenerare valore dai flussi di scarto”.
Nato come pilota a fine 2021, RECAP si è rafforzato con la costituzione dell’“Alleanza per il riciclo delle capsule in plastica” a novembre 2024. L’Alleanza si è recentemente arricchita di due nuovi membri di peso: Essse Caffè e Caffè Borbone.
I numeri attuali del progetto sono in crescita: dopo la sperimentazione in quattro comuni del Friulano e del Giuliano, RECAP si è esteso a Bologna e Ferrara, arrivando a coinvolgere complessivamente 28 comuni e 37 centri di raccolta nelle due regioni.
L’obiettivo è duplice e tangibile: un sistema di raccolta presso le isole ecologiche che permette di separare e riciclare la componente plastica e, al tempo stesso, riutilizzare il caffè residuo come fertilizzante.
I rappresentanti delle aziende fondatrici hanno sottolineato l’importanza della sinergia tra pubblico e privato.
“Siamo particolarmente orgogliosi di RECAP,” ha dichiarato Marta Schiraldi, Head of Sustainability di Nestlé Italia. “Siamo lieti di aver recentemente accolto nell’Alleanza Essse Caffè e Caffè Borbone e siamo aperti anche ad altre imprese. Questo è un importante modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato”.
Dello stesso avviso David Brussa, Chief Total Quality & Sustainability Officer di illycaffè: “Crediamo fermamente che la collaborazione tra pubblico e privato rappresenti la strada maestra per affrontare le sfide ambientali che ci attendono. Solo attraverso un dialogo aperto e sinergico si può costruire un futuro più sostenibile e responsabile per tutti”.
Guardando avanti, il progetto punta ad avviare collaborazioni con attori della GDO (Grande Distribuzione Organizzata) e della distribuzione automatica per ampliare ulteriormente la rete di raccolta e riciclo.
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